25 febbraio 2007CARNEVALONE LIBERATO
di Poggio Mirteto (RI)
Il piccolo paese della provincia di Rieti, Poggio Mirteto, è noto per il suo Carnevalone Poggiano, così chiamato - a imitazione delle grandi feste carnevalesche italiane - dal 1861, quando sfilò per la prima volta nelle vie cittadine impersonato da un grande fantoccio di cartapesta.
Ma la tradizione carnevalesca risale a un documento del 24 febbraio 1579, in cui si riferisce che i massari pro-tempore elessero un comitato di sette persone per i festeggiamenti carnevaleschi di quell'anno. Riprova che a Poggio Mirteto hanno sempre accompagnato questo periodo carri allegorici, maschere, canti, danze, luminarie e tombola popolare fino al testamento, alla morte e al funerale del fantoccio di cartone, bruciato in piazza nella prima domenica di Quaresima.
L'impostazione assunta oggi da questa festa, sempre in base agli atti comunali, sembra si possa far risalire alla fine del Settecento, ma è dal 1848 che questo fastoso evento è entrato ufficialmente a far parte delle celebrazioni cittadine. Tanti secoli di storia che gravano su questo Carnevalone nulla hanno tolto alla sua freschezza e alla sua briosità. Il Carnevalone Poggiano è evento atteso e ben conosciuto non solo dai suoi abitanti ma dall'intero circondario che invia i suoi carnescialeschi messi.
Da più di un secolo si celebra la festa del Carnevalone liberato, unica nella Sabina e probabilmente in tutta Italia. In Quaresima, quando ormai in tutti i comuni d'Italia il Carnevale è stato definitivamente seppellito, Poggio Mirteto prosegue i festeggiamenti con una celebrazione interamente sua, che nel corso dei circa 130 anni di esistenza (è stata interrotta per 70 anni e ripresa nel 1977) ha mantenuto una connotazione satirica e contestataria oltre che anticlericale.
In definitiva, l'origine della festa risalirebbe agli ultimi periodi del Risorgimento, quando la Sabina tutta e Poggio Mirteto in particolare, diedero un rilevante contributo di entusiasmo, uomini e azioni, pagando anche il tributo di vite umane.
Arci Nuova Associazione c/o Consumati WalterMa la tradizione carnevalesca risale a un documento del 24 febbraio 1579, in cui si riferisce che i massari pro-tempore elessero un comitato di sette persone per i festeggiamenti carnevaleschi di quell'anno. Riprova che a Poggio Mirteto hanno sempre accompagnato questo periodo carri allegorici, maschere, canti, danze, luminarie e tombola popolare fino al testamento, alla morte e al funerale del fantoccio di cartone, bruciato in piazza nella prima domenica di Quaresima.
L'impostazione assunta oggi da questa festa, sempre in base agli atti comunali, sembra si possa far risalire alla fine del Settecento, ma è dal 1848 che questo fastoso evento è entrato ufficialmente a far parte delle celebrazioni cittadine. Tanti secoli di storia che gravano su questo Carnevalone nulla hanno tolto alla sua freschezza e alla sua briosità. Il Carnevalone Poggiano è evento atteso e ben conosciuto non solo dai suoi abitanti ma dall'intero circondario che invia i suoi carnescialeschi messi.Da più di un secolo si celebra la festa del Carnevalone liberato, unica nella Sabina e probabilmente in tutta Italia. In Quaresima, quando ormai in tutti i comuni d'Italia il Carnevale è stato definitivamente seppellito, Poggio Mirteto prosegue i festeggiamenti con una celebrazione interamente sua, che nel corso dei circa 130 anni di esistenza (è stata interrotta per 70 anni e ripresa nel 1977) ha mantenuto una connotazione satirica e contestataria oltre che anticlericale.
In definitiva, l'origine della festa risalirebbe agli ultimi periodi del Risorgimento, quando la Sabina tutta e Poggio Mirteto in particolare, diedero un rilevante contributo di entusiasmo, uomini e azioni, pagando anche il tributo di vite umane.
Via Roma, 5 - Poggio Mirteto (RI)
infotel: 349 4327052 - 329 0175066
e.mail: carnevalone@tiscali.it
web: www.carnevalone.it
