17 maggio 2006

cinema: l'ultimo di SERGIO CITTI

Giovedì 18 maggio 2006, ore 21
EX-CINEMA TRAIANO

Via del Serbatoio, 24 - Fiumicino (Roma)
INGRESSO LIBERO

Proiezione in 35mm dell'ultimo film di Sergio Citti, FRATELLA E SORELLO (Italia, 2005), a conclusione della rassegna “Miracolo a Fiumicino” che ha ripercorso tutta la carriera del regista nato a Roma e fiumicinese d'acquisizione.
Nell'occasione, verranno raccolte le firme per intitolare a Sergio Citti il Lungomare di Fiumicino.

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Saranno presenti:
NINETTO DAVOLI – attore
GIANCARLO SCARCHILLI – sceneggiatore e regista
PIPPO SPOLETINI – ex-stuntman e collaboratore di Pasolini e Citti
ROBERTO SIMMI – attore
DAVIDE EMMER – regista
SERAFINO MURRI – critico e regista
VIRGILIO FANTUZZI – critico
PAOLO BRUNATTO – documentarista e regista

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Girato tra la fine del 2001 e l'inizio del 2002 tra Palidoro (una villa isolata), Fiumicino (il locale dello spogliarello, scena scritta prima di Full Monty), la casa del Buon Pastore a via Casetta Mattei (il carcere), e la stazione Ostiense (il tribunale), e impaludato finora nel fango della distribuzione e nel disinteresse di chi produce solo per spolpare l’osso ministeriale, ecco Fratella e sorello, forse davvero l'ultimo film di Sergio Citti, che non ha neanche finito il montaggio, affidandolo a Ugo De Rossi, allievo di Nino Baragli e suo amico di vecchia data. Sergio, con grande difficoltà, continua a lavorare a due sceneggiature (Il vangelo secondo Ipocrito e Il sogno di Verginella) ma il mondo del cinema è feroce, dimentica presto, e pochi lo aiutano concretamente. Ricordo i giorni delle riprese, dove partecipai come comparsa tra i carcerati. Sul set vecchi amici di Sergio, veterani del cinema, come l’organizzatore Mario De Biase, il crew-marshall Pippo Spoletini (si conobbero sul set di Accattone!), Franco Citti, attempati figuranti prolissi di aneddoti cinemari dai tempi del peplum. E, come consuetudine nei film di Sergio, un gruppo di amici fiumicinesi promossi ad attori in piccoli ruoli per le loro “facce” da cinema.
La storia di lunga gestazione (nel libro Mi chiamo Sergio Citti, racconto storie se ne trova una prima versione) di questo carcerato/spogliarellista (un Claudio Amendola disinvolto e scanzonato quanto basta) che protegge il pivello (Rolando Ravello, attore di grandi potenzialità, dipinge un innamorato debole e compulsivo, ma poi sa ribaltarlo in… ) - stereotipo da prison-movie americano - fino a consolidare un'amicizia che poi una donna tenta di spezzare, in mezzo un'altra donna gelosissima e castrante, contiene molti topoi cittiani: dalla prigione come luogo di libertà assoluta alla donna diavolo, dalla castrazione all’amicizia virile come unico rapporto amoroso possibile e scevro di interessi, stavolta spinto fino all’omosessualità, fino al processo grottesco, qui sdoppiato e degno del teatro dell’assurdo, come spesso accade nella realtà. Il film è piacevolmente squilibrato, sconnesso, pressoché inclassificabile (commedia? tregenda? carcerario? processuale?), affastella immagini, vecchie ossessioni, simboli, allegorie, vuoti (ellissi?) narrativi. Alla fine Fratella e sorello, titolo “paraculo e folle” come ebbe a dire l’autore, riesce a distinguersi, nel bene e nel male, per le situazioni limite, per una nostalgia di fondo fatta di vestigia di un cinema che scompare, per la recitazione didascalica della modella Youma e i luminosi piccoli ruoli (vedi il repechage di Andy Luotto, ex icona dell'Altra domenica di Renzo Arbore, qui crepitante avvocato dell'improvvisato processo in carcere), oppure l’utilizzo dei non attori retaggio pasoliniano, e non ultimo il cameo di Laura Betti, giudice fin troppo umano. Il film si chiude su un coro di reclusi che canta Vivere di Nino Bixio: Vivere, senza malinconia/Vivere, senza più gelosia/Senza rimpianti senza mai più conoscer cos'è l'amore/Cogliere il più bel fiore
Goder la vita e far tacere il cuore...
Una delle ultime inquadrature: dettaglio mani del Serpente e di Giocondo, ammanettate tra di loro, ma strette come tra due bambini…

Gaetano Gentile, 02/06/2005 – www.frameonline.it

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